Secondo appuntamento con il Webinar ”Visione Strategia – Filiera: i punti fermi della ripresa”

Riprendiamo da dove ci siamo fermati.

Nel precedente articolo relativo all’evento del 9 Novembre organizzato da AAC Consulting e UniCredit, nominato ”Visione Strategia – Filiera: i punti fermi della ripresa”, abbiamo riportato il discorso di apertura di Armando Caroli, che vede come spunto e come punto di riferimento per lo sviluppo di un’ottima impresa, il noto imprenditore Adriano Olivetti.

Oggi vogliamo proseguire con le varie tematiche affrontate al webinar, parlando di Strategia.
Cosa è la strategia aziendale?

Armando Caroli ci spiega in modo esaustivo che la strategia è uno sviluppo logico delle indicazioni aziendali, quindi una visione Aziendale a 360°.

”Per Visione Aziendale si intende la proiezione nel futuro dello scenario immaginato
dall’imprenditore. Il Sogno.
La visione Aziendale è ispirata da Valori, Ideali, ed Aspirazioni della persona, che sono poi da
comunicare in modo capillare a tutta l’impresa.”

Cosa esprime la visione Aziendale?

Armando ci fa un elenco chiaro, soffermandosi su questi punti:

• Esprime gli Obiettivi da raggiungere (PERCHÈ)
• Esprime il Timing (QUANDO)
• Esprime i Mercati di riferimento (DOVE)
• I Prodotti-Servizi da offrire al mercato (COSA)
• Le Manovre da adottare per raggiungere gli obiettivi/successo (COME)
• La Struttura interna ed esterna da assegnare ai compiti di responsabilità (CHI)

Questi punti sono fondamentali alla base di una azienda che vuole crescere e strutturare il proprio lavoro, avendo modo di creare un Business Plan o un Piano Industriale forte ed efficace, che permetta anche un allineamento con i vari istituti di credito e ottenere il giusto supporto finanziario e una partnership nella gestione del credito.
Questi sei punti andranno infatti verificati come un vero e proprio progetto, che definirà la strategia, la tattica, lo sviluppo, il contenimento e l’emancipazione dell’impresa.
Un’importante considerazione è stata poi fatta anche su un requisito cogente nel rapporto con gli istituti di credito, che per primi si trovano nella necessità di rispondere a norme europee sempre più stringenti, perché ora “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di
istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni
dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita
della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno
degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della
continuità aziendale” (D.Lgs. 14/2019, art. 375 che ha modificato il comma 2 dell’art. 2086 del
Codice Civile) per rientrare nel rispetto delle regole sulla determinazione del default.

Ma analizziamo meglio il tutto con una slide:

Nella slide infatti vediamo la struttura che ci indica nella parte superiore gli obblighi EU (Unione Europea), seguita dagli istituti di credito che vedono l’impresa tramite un parametro algoritmico chiamato Rating.

Sotto al Rating possiamo visionare tutte le dinamiche che troviamo all’interno dell’impresa, suddivise in tre macro aree, che sono:

• Intangibili
(Tutto il capitale intellettuale, relazionale e organizzativo dell’azienda)
• Organizzazione
(Tutti i processi, le concatenazioni, i rapporti multipli e intersecati che si generano
all’interno della struttura d’impresa)
• Tecnica
(Tutti gli strumenti operativi, i Toolkit, gli elementi realizzativi come Project Management,
Lean Organisation, Quality Management, Information Technology, e tutte le tecniche
utilizzate nei processi aziendali)

Questo è solo un breve riassunto di quello che Armando Caroli ha spiegato nel webinar del 9 Novembre e che potrete trovare sul sito www.sostegno-imprese.it sotto la sezione dedicata all’evento tramite un video didattico.